mercoledì 12 ottobre 2011

Un incivolo senza importanza 4

Radicalmente geniale nel suo modo di agire e di studiare, si poneva sempre in prima persona in qualunque iniziativa sperimentale. Dopo aver conseguito il brevetto di pilota con qualche lezione, divenne un vero e proprio pioniere, esplorando i cieli di molti mondi, e suscitando rispetto da parte dei circoli aeronautici più prestigiosi del pianeta. Prima di essere richiamato in patria da Mussolini visse a lungo in America del Nord e in Inghilterra, emozionanti i telegrammi dell'ambasciata inglese a Balbo, da cui traspare un'ammirazione per la persona oltre che per la personalità che si esprime al di là del criptico linguaggio diplomatico. Certo pensare che a Londra la morte improvvisa di Guidoni avesse destato qualche perplessità sulla effettiva natura accidentale, considerati gli ottimi rapporti che aveva intrecciato a Nord della Manica e ad Ovest dell'Atlantico, o che fosse stato addirittura ipotizzabile un complotto anglo-americano per eliminare una persona che conosceva nel dettaglio le potenzialità dell'aviazione anglosassone e che avrebbe, in caso di conflitto, saputo in che modo agire e reagire contro di essa, non è forse da escludere ma la verità storica a volte è ingarbugliata allo stesso modo delle corde e cordicelle che hanno intrappolato Guidoni in quel suo volo nel vuoto. Considerato il carattere del personaggio, oltre al destino, si potrebbe pensare anche che egli, avendo presagito qualche seria complicazione, abbia voluto compiere un gesto estremo, con le ipotesi si può addirittura arrivare a pensare che sia stato 'sostituito' in quel volo mortale scomparendo dalla vita attiva per essere arruolato in attività spionistiche, ma le ipotesi di complotto sorgono immediatamente quando scompare una personalità di quel calibro, con la schiettezza, la caparbia, il coraggio, la sagacia e l'onestà intellettuale che lo contraddistinguevano. Forse la sua scomparsa è stato soltanto il segno della fine di un momento storico, quello dei pionieri e delle idee rivoluzionarie, quello del sogno europeo e del sogno americano, delle avanguardie e degli ideali di libertà. È bello immaginare che sia stato soltanto un caso e che un giorno nell'infinito vivere nel regno della signora dalla falce il pioniere Guidoni abbia incontrato i quattro aviatori partiti dall'aeroporto che portava il suo nome per trascorrere qualche attimo senza tempo a cercare di volare, forse non con ali metalliche, tra i boschi e le vallate dei Monti Lucretili.

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